Cos’è l’Endometriosi?
L’Endometriosi è una malattia ginecologica che colpisce circa 1 donna su 10, con una prevalenza che può arrivare fino a 1 donna su 5.
È una malattia infiammatoria cronica benigna dell’età fertile, che si verifica quando le cellule endometriali, che costituiscono il rivestimento interno dell’utero, proliferano al di fuori di esso: negli organi della regione pelvica (ovaie, vescica/vie urinarie, intestino) e, più raramente, in altre aree del corpo.
Queste cellule, essendo estrogeno-dipendenti, si comportano allo stesso modo di quelle presenti all’interno della cavità uterina: ogni mese, si ispessiscono e si sfaldano, causando uno stato di infiammazione cronico accompagnato da dolore.
I sintomi dolorosi tendono ad accentuarsi, in particolare, durante il ciclo mestruale (dismenorrea), i rapporti sessuali (dispareunia) e l’evacuazione (dischezia).
L’Endometriosi può influenzare la qualità della vita sotto più punti di vista: per molte donne, affrontare questi disturbi significa dover fare delle rinunce o dover adattare le proprie abitudini quotidiane. A volte, la malattia può incidere in modo significativo anche sulla fertilità.
La diagnosi si effettua solitamente tra i 25 e i 35 anni, con un ritardo diagnostico pari a circa 7-12 anni dovuto alla scarsa consapevolezza su questa malattia e/o alla sua difficoltà di inquadramento.
Endometriosi e gravidanza: la malattia può causare infertilità?
Endometriosi e gravidanza possono risultare più difficili da coniugare nelle pazienti affette da questa patologia. Fino al 50% delle donne con Endometriosi, infatti, incontra difficoltà nella ricerca di una gravidanza spontanea.
Questo accade perché il tessuto endometriale dislocato al di fuori della cavità uterina può causare infiammazione cronica, aderenze e cisti ovariche (endometriomi), che interferiscono con la normale funzione riproduttiva.
Man mano che la malattia progredisce, infatti, le lesioni endometriosiche possono danneggiare le ovaie e/o le tube di Falloppio, ostacolando l’ovulazione e la fecondazione degli ovociti.
L’impatto sulla fertilità varia in base alla gravità della malattia.
Rimanere incinta con l’Endometriosi è possibile?
Molte donne con Endometriosi minima o lieve riescono a concepire spontaneamente. Nelle forme moderate o severe, soprattutto se la donna è in età avanzata, la capacità riproduttiva può essere notevolmente ridotta.
La pratica clinica prevede il ricorso ad un approccio personalizzato per aumentare le chances riproduttive. Questo può includere:
- Terapia farmacologica: per ridurre l'infiammazione e gestire la sintomatologia;
- Intervento chirurgico: per rimuovere le lesioni endometriosiche e ripristinare la funzionalità degli organi riproduttivi;
- Procreazione Medicalmente Assistita (PMA): per supportare il concepimento in presenza di ostacoli significativi;
- Social Freezing: per preservare la fertilità qualora la paziente, in giovane età, desideri posticipare la gravidanza ad un momento successivo.
Quando ricorrere alla Fecondazione Assistita?
In presenza di barriere importanti al concepimento (es. età della donna, Endometriosi grave, anche associata ad infertilità maschile), gli specialisti possono indirizzare la coppia verso un percorso di Fecondazione Assistita. Tra le tecniche di elezione, vi sono:
- IUI (Inseminazione Intrauterina): indicata per le forme lievi di Endometriosi, prevede il deposito del liquido seminale direttamente in cavità uterina;
- FIVET (Fecondazione in Vitro ed Embryo-Tranfer): per le forme più gravi di Endometriosi o dopo ripetuti insuccessi con l'IUI. La FIVET consiste nella fecondazione in laboratorio e nel successivo trasferimento in utero dell’embrione;
- ICSI (Iniezione Intracitoplasmatica dello Spermatozoo): una variante della FIVET, indicata in caso di problemi associati di infertilità maschile. Prevede l'iniezione diretta di uno spermatozoo all'interno dell'ovocita ed il successivo trasferimento in utero dell'embrione.
Endometriosi e Social Freezing: un’opzione per rinviare la maternità al futuro
Il termine Social Freezing (o crioconservazione degli ovociti), identifica una pratica clinica che consiste nel congelare gli ovociti a bassissime temperature quando la riserva ovarica della donna è ancora ottimale. Se e quando la paziente lo indicherà – sarà possibile programmare l’iter di Fecondazione Assistita, utilizzando gli ovociti congelati — che rispecchieranno l’età biologica della donna al momento del congelamento — e il liquido seminale del partner.
Questa è un’opzione vantaggiosa per le pazienti giovani con Endometriosi che non intendono concepire nel breve termine, ma desiderano preservare la possibilità di diventare madri in un momento successivo. La progressione della malattia e l'avanzare dell'età possono, infatti, pregiudicare nel tempo le probabilità di ottenere una gravidanza spontanea.
Il Social Freezing amplia le possibilità riproduttive, offrendo un’alternativa per affrontare con maggiore serenità e consapevolezza il percorso verso la maternità.
Endometriosi e gravidanza: conclusioni
L’esperienza clinica e i continui progressi in ambito medico permettono di affermare che Endometriosi e gravidanza, un tempo considerate difficili da conciliare, oggi possono trovare un punto di incontro.
Affidarsi a professionisti esperti in questo settore è il primo passo per affrontare con consapevolezza e con un supporto professionale questo percorso.
La sede Affidea|CDC di Torino in Via F. Menabrea 14 specializzata in PMA mette a disposizione delle coppie un team altamente qualificato, composto da ginecologi, ostetriche ed embriologi specializzati.
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